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La nascita della metodologia Agile

La metodologia Agile nasce nel 2011, quando un gruppo di programmatori e ingegneri che si occupano di software decidono di riunirsi presso un albergo dello Utah per individuare la migliore strategia per realizzare prodotti capaci di sfruttare tutte le potenzialità offerte da internet e, nello stesso tempo, di riuscire ad ottenere la completa soddisfazione del cliente finale. In quell’occasione sono stati formulati i 4 valori alla base del cosiddetto manifesto agile. Nello specifico si tratta di considerare importanti:

  1. Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti;
  2. Il funzionamento del software più che la documentazione esaustiva;
  3. La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti;
  4. Le risposte al cambiamento più che l’adesione rigida ad un piano.

 

La diffusione della metodologia in altri ambiti

Dalla sua nascita, lo sviluppo agile si è fatto strada nel settore dei software e del project management subendo molti cambiamenti. Si potrebbe definire la metodologia Agile come un sistema strutturato su cicli di lavoro brevi detti “sprint”, a cui lavorano team snelli e altamente qualificati. La pianificazione e il testing sono continui, come continuo è il confronto con il cliente. La spinta ad introdurre una metodologia di questo tipo è stata valutata in seguito all’inefficienza dei cicli di produzione e dei metodi di collaborazione a cascata nel portare ai risultati attesi.  Successivamente tale metodologia si è diffusa presso altri settori fino ad approdare all’interno della funzione HR, proprio grazie alle sue caratteristiche in termini di rapidità e flessibilità al cambiamento, che risultano sicuramente più efficaci per governare la complessità attuale rispetto ai modelli del passato.

 

Leadership Agile

Le organizzazioni di successo del recente passato erano molto diverse dalle attuali in quanto la struttura era gestita in modo efficace da una gerarchia rigida e stabile. Il contesto globale attuale è molto diverso da quello del passato e si caratterizza per una crescente complessità che si sta imponendo in maniera sempre più netta ed evidente. Tale complessità, unità ad incertezza ed instabilità, richiede nuovi modelli caratterizzati da flessibilità e rapidità e mette impietosamente in risalto il fatto che modelli rigidi e troppo strutturati risultano ormai inadeguati alla situazione attuale e futura.  La metodologia agile impatta in maniera positiva in un contesto di questo tipo perché consente di gestire adeguatamente l’organizzazione del lavoro e nello stesso tempo suggerisce uno stile di leadership più in linea con quanto richiesto in questa fase storica. Una leadership agile deve possedere una forte predisposizione al cambiamento, intesa come apertura verso nuove idee e possibilità. Deve anche avere fiducia nei propri collaboratori e risultare autorevole per i membri del team di lavoro. Inoltre deve essere presente un altro elemento fondamentale, vale a dire una forte consapevolezza dello scopo che persegue l’organizzazione che deve essere condiviso da tutti. Per scopo, si intende il contributo che si vuole portare nel mondo attraverso la propria attività organizzativa.

Conclusioni

Dal momento che per risultare competitivi in un contesto globale incerto e complesso le organizzazioni devono essere dinamiche, flessibili e in continua evoluzione, è evidente che applicare modelli organizzativi del secolo scorso potrebbe risultare fortemente controproducente. Le persone sono diverse rispetto a qualche decennio fa, la digitalizzazione ha cambiato completamente il modo di lavorare, la sostenibilità sociale, economica e ambientale si sta imponendo sempre di più come fattore di riferimento imprescindibile, i mercati sono incerti e instabili. Cavalcare questa ondata di novità richiede nuovi modelli agili all’interno dei quali la nuova leadership si deve connotare essa stessa come agile. Rispondere alle sfide della contemporaneità significa agire leadership che sappiano accogliere l’incertezza, gestire l’ambiguità e garantire un processo decisionale rapido.

Dott. Alessandro Visini