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Il cervello è un governo di sistemi

Il cervello è costituito da milioni di neuroni che si collegano attraverso miliardi di modalità per fornire energia e informazioni ad un “governo di sistemi”. Il corretto sviluppo e integrazione di questi sistemi permette un funzionamento ottimale e favorisce una buona salute mentale.

Nel cervello possiamo rintracciare la storia evolutiva della nostra specie e di altri esseri viventi che si sono sviluppati prima di noi. Ma il cervello ha un proprio corso evolutivo specifico in ogni soggetto legato allo sviluppo, maturazione e invecchiamento che ne determina i cambiamenti.

Il sistema della memoria deputato al riconoscimento dei volti rimane efficace per tutto il corso della vita, a differenza di quello legato alla memoria per le parole che raggiunge la sua massima espressione intorno ai 25 anni per poi lentamente declinare.

La stessa cosa accade per altri sistemi che possono rimanere stabili per tutta la vita o cambiare in ottica peggiorativa o migliorativa.

 

Neuro-diversità

La genetica del singolo soggetto intrecciandosi con le esperienze di vita permettono lo sviluppo di un cervello caratterizzato da una combinazione unica di reti neurali che rappresentano le nostre capacità, personalità e limitazioni.

Le variazioni sono talmente numerose che ogni cervello si configura come un esperimento di natura assolutamente unico.

Un fattore centrale nel buon funzionamento del cervello è l’integrazione dei sistemi neurali. Questo significa che le reti neurali esercitano funzioni di eccitazione ed inibizione in modo equilibrato consentendo al soggetto di regolare i propri stati emotivi.

A differenza di quanto creduto fino a pochi anni fa oggi è chiaro che il cervello, grazie alla neuroplasticità, è coinvolto in un processo dinamico complesso che continua dalla nascita fino alla morte. Di conseguenza il cervello è un organo che si rimodella costantemente nel corso della vita per soddisfare le esigenze del singolo anche in relazione al contesto sociale in cui vive.

 

Il cervello esecutivo

Negli esseri umani sono presenti tre sistemi esecutivi, il primo dei quali è primitivo e si compone dell’amigdala e da numerosi nuclei situati all’interno del cervello che condividiamo con tutti i mammiferi e i rettili.

Questo primo sistema esecutivo è deputato a favorire la sopravvivenza attribuendo valore immediato alle cose che ci circondano. In pratica determina il fatto che ci avviciniamo a ciò che è utile alla sopravvivenza e ci allontaniamo da ciò che riteniamo dannoso.

Il secondo sistema esecutivo riguarda la capacità di elaborare lo spazio e il tempo per consentirci di muoverci nell’ambiente fisico, anche in relazione ad esperienze pregresse. Il primo sistema ci spinge verso qualcosa, il secondo organizza la strategia per arrivarci.

Infine, il terzo sistema esecutivo, denominato Default Mode Network (DMN), è attivo quando non vi siano preoccupazioni per la nostra sopravvivenza e non siamo impegnati nell’esecuzione di particolari compiti. Esso si attiva quando il primo e il secondo non sono in azione e riguarda alcuni aspetti come prestare attenzione a sé o agli altri, la consapevolezza sociale, la capacità di muoversi con la mente attraverso lo spazio e il tempo. Riguarda anche aspetti come l’empatia, l’intelligenza sociale, la compassione per sé o per gli altri.

 

Terapia psicologica e terzo sistema esecutivo

Le terapie psicologiche si caratterizzano per il fatto di attivare il sistema esecutivo DMN disattivando il primo sistema e nello stesso tempo spegnendo le preoccupazioni dei clienti nei confronti di problemi che devono affrontare nella propria vita (secondo sistema esecutivo).

Il sistema DMN è inibito nella sua attività sia dal primo che dal secondo sistema. Questo spiega il fatto che quando siamo particolarmente ansiosi o preoccupati è improbabile che possiamo essere consapevoli o empatici nei confronti di noi stessi o delle altre persone.

Quando il rapporto terapeutico si caratterizza come sicuro, non giudicante ed empatico si attiva in particolare il sistema esecutivo DMN, e anche una migliore integrazione fra i tre sistemi quando necessaria, favorendo uno spazio all’interno nel quale i clienti possono andare oltre i loro problemi per immaginare e costruire mondi e modi di essere più significativi.

Dott. Alessandro Visini